MSC Marine Stewardship Council festeggia 10 anni di attività in Italia
MSC Marine Stewardship Council compie i suoi primi 10 anni in Italia, ricordando l’importanza della pesca sostenibile per la biodiversità marina attraverso 5 esempi messi in pratica dalle attività di pesca sostenibili secondo lo Standard MSC.

In occasione della Giornata mondiale degli oceani, l’organizzazione non profit Marine Stewardship Council (MSC) celebra dieci anni di presenza in Italia rinnovando il proprio impegno nella promozione della pesca sostenibile come strumento concreto per la tutela degli oceani e della biodiversità marina.
Nel corso di questi 10 anni, MSC ha lavorato con imprese, comunità scientifica e organizzazioni della società civile per promuovere un mercato capace di guidare la pesca globale verso pratiche che garantiscano la salute degli oceani nel lungo periodo. Un traguardo importante che si inserisce in un contesto globale in cui, oggi più che mai, pescare in modo sostenibile è fondamentale per assicurare la disponibilità di risorse alimentari alle generazioni future.
Pesca sostenibile e tutela della biodiversità
La pesca non regolamentata o non sostenibile rappresenta una delle principali minacce alla biodiversità marina attraverso, ad esempio, impoverimento delle risorse ittiche, catture accidentali di specie non bersaglio (bycatch), alterazione delle catene alimentari e danni agli habitat marini. Per questo la sostenibilità non deve guardare solamente alla popolazione oggetto di pesca, ma deve includere la protezione dell’intero ecosistema marino. Con soluzioni basate sulla scienza e una gestione della pesca attenta agli ecosistemi, è possibile promuovere il recupero delle popolazioni ittiche, definendo adeguati livelli di pesca e tutelando la biodiversità.

5 esempi pratici di come la pesca certificata MSC tuteli la biodiversità
Negli ultimi 5 anni, le attività di pesca coinvolte nel programma MSC hanno implementato 357 miglioramenti concreti a favore di habitat e specie in pericolo, minacciate e protette. Tra questi troviamo strumenti e tecniche innovative per proteggere gli ecosistemi marini in linea con i 3 Principi dello Standard MSC per la pesca sostenibile. A dimostrarlo sono alcuni esempi raccolti da MSC nel nuovo report Preserving Ocean Life, che riporta alcuni modi curiosi ed efficaci con cui la pesca contribuisce alla salvaguardia della biodiversità oceanica, tra cui:
- Granchi luccicanti al posto di esche vive
Nella penisola dello Yucatán, in Messico, i pescatori di polpi hanno collaborato con i ricercatori per sviluppare un’alternativa innovativa alle tradizionali esche a base di granchi vivi, usate da secoli. Il risultato? Granchi artificiali luccicanti, realizzati in resina epossidica, che hanno permesso di risparmiare circa 1.500 tonnellate di granchi all’anno e, allo stesso tempo, di ridurre gli impatti collaterali su uccelli e altri animali che rischiavano di rimanere impigliati nei fili di plastica delle esche naturali abbandonate. Oltre a essere riutilizzabili per più stagioni (a differenza dei granchi vivi, utilizzabili solo una o due volte), i granchi sintetici stanno ora per essere sviluppati anche in versione biodegradabile, per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale.

- Protezione delle tartarughe con dispositivi di esclusione
La più grande pesca di gamberi d’Australia, attiva da oltre 60 anni in un’area ad alta biodiversità, ha adottato innovazioni per proteggere le tartarughe marine che rischiavano di rimanere intrappolate nelle reti da pesca. In particolare, sono stati installati dispositivi di esclusione delle tartarughe (Turtle Exclusion Devices, TEDs) su 52 imbarcazioni: si tratta di un’apertura apposita nelle reti che consente alle tartarughe di fuggire in caso di cattura accidentale.
Grazie a questi dispositivi, le interazioni con le tartarughe sono diminuite del 99%. In più, la tecnologia ha contribuito a ridurre anche le catture accidentali di squali e razze di grandi dimensioni, rispettivamente dell’86% e del 94%. Il successo ottenuto ha portato al finanziamento di nuove ricerche – tramite un contributo di 86.000$ da parte dell’Ocean Stewardship Fund, il fondo finanziato da MSC per diffondere la pesca sostenibile nel mondo – per ridurre anche le interazioni con pesci sega e serpenti di mare.

- Lettighe per squali e monitoraggio elettronico
Nel Pacifico orientale, l’equipaggio delle imbarcazioni da pesca al tonno ha ricevuto una formazione specifica e strumenti dedicati per gestire in sicurezza gli squali catturati accidentalmente. Tra questi strumenti vi sono delle vere e proprie “lettighe per squali”, progettate per sollevare e reintrodurre in mare questi animali con il minimo stress.
I pescatori contribuiscono inoltre alla ricerca scientifica applicando tag elettronici sugli squali per monitorarne la sopravvivenza e i comportamenti migratori. Grazie a queste pratiche, il loro tasso di sopravvivenza è aumentato significativamente: dal 76% nel 2018 al 90,6% nel 2023.
- Pinger acustici per salvare i cetacei più piccoli
Al largo della punta meridionale del Regno Unito, la prima pesca di nasello certificata MSC ha adottato una misura innovativa per proteggere le focene, i più piccoli tra i cetacei. La soluzione? I “banana pinger”: piccoli dispositivi acustici che emettono suoni casuali per allontanare le focene dalle reti da pesca. La cattura accidentale di focene è un problema noto nel Regno Unito, responsabile del 14% delle morti registrate tra il 2011 e il 2017. L’introduzione dei banana pinger ha ridotto dell’80% queste interazioni, fino ad azzerarle completamente nel 2019.

- Gamberetti salini per sostenere gli uccelli migratori
Nel Great Salt Lake, nello Utah, prosperano i gamberetti salini, piccoli crostacei dall’aspetto curioso che svolgono un ruolo ecologico fondamentale: il lago si trova lungo la Pacific Flyway, una delle principali rotte migratorie degli uccelli tra Messico e Alaska.
Specie come lo svasso orecchiuto, che può arrivare a consumare fino a 30.000 gamberetti salini al giorno durante la sosta migratoria, dipendono da questo habitat per accumulare le riserve energetiche necessarie a completare il viaggio. Per bilanciare le esigenze degli uccelli e dell’industria della pesca, è stato introdotto un sistema di gestione basato sulla scienza che regola i livelli di prelievo in modo da garantire la sostenibilità sia per la fauna selvatica sia per l’attività commerciale.
In occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, MSC invita istituzioni, aziende e cittadini a riflettere sul proprio ruolo nella salvaguardia del mare e a sostenere modelli di consumo responsabili.