Tendenza social-hall: condivisione e contatti creativi.
In molte aree d’Europa l’ospitalità si sta intrecciando sempre più con la dimensione sociale. Alcuni alberghi scelgono di operare all’interno delle comunità in cui sorgono, sostenendo filiere locali, promuovendo pratiche inclusive e trasformando gli spazi in luoghi di relazione tra residenti e viaggiatori. Strutture urbane e rurali, differenti per vocazione e impostazione, ma accomunate da un’impostazione non solo estetica: qui il design incontra la funzione sociale.
Questi hotel europei non si limitano a offrire ospitalità di stile, ma si propongono come attori attivi del territorio, sostenendo le comunità locali, promuovendo l’inclusione e creando spazi d’incontro tra residenti e viaggiatori. Dalle strutture urbane a rifugi creativi in aree rurali, ciascun hotel qui presentato rappresenta un modello di ospitalità radicata nel territorio. Più che semplici hotel, sono esperienze collettive, racchiuse in un’architettura curata.
1. Relais del Maro (relaisdelmaro.it)
Liguria, Italia Nel borgo di Borgomaro, il Relais del Maro adotta il modello dell’albergo diffuso, con camere dislocate in più abitazioni ristrutturate, permettendo agli ospiti di integrarsi nel tessuto locale. I proprietari collaborano con artigiani del territorio, sostengono i produttori alimentari della zona e propongono attività radicate nella tradizione ligure, come laboratori di pasta fresca o degustazioni di olio d’oliva. Ne risulta un soggiorno immersivo, costruito sulla valorizzazione dell’identità culturale locale.

2. Bunk – Amsterdam (wearebunk.com)Paesi Bassi, Amsterdam. Ospitato in un’ex chiesa del quartiere Noord, Bunk è un esempio riuscito di riuso architettonico e progettazione orientata alla comunità. Propone camere private e capsule a prezzi contenuti, con un’offerta accessibile a un pubblico ampio. Accanto alla funzione ricettiva, Bunk ospita concerti, reading poetici ed esposizioni aperte a ospiti e residenti. Un programma di residenze artistiche e uno studio di registrazione in loco lo rendono parte integrante della scena creativa locale. Il ristorante interno favorisce la convivialità, con un menù ispirato alla cucina del territorio.
3. Kanalhuset (kanalhusetcph.com)Copenaghen, Danimarca. Situato a Christianshavn, quartiere tra i più suggestivi della capitale danese, Kanalhuset è pensato per funzionare come una casa condivisa. Ogni sera si tengono cene comuni attorno a lunghi tavoli, in cui si incontrano viaggiatori e abitanti del luogo. Yoga, passeggiate guidate e gite in barca completano l’esperienza, confermando il ruolo dell’hotel come polo sociale. Gli interni, essenziali nello stile scandinavo, impiegano materiali di recupero, in linea con un orientamento complessivo alla sostenibilità.
4. Hostal dos Reis Católicos (parador.es/en/paradores/parador-de-santiago-de-compostela)
Santiago de Compostela, Spagna. Affacciato sulla Praza do Obradoiro, l’Hostal dos Reis Católicos è considerato uno degli hotel operativi più antichi al mondo. Costruito all’inizio del Cinquecento come ospedale per i pellegrini, mantiene viva questa vocazione offrendo ogni giorno pasti gratuiti ai primi dieci pellegrini che dimostrano di aver completato il Cammino di Santiago. Oggi è un Parador a cinque stelle, esempio di come la tradizione e l’impegno sociale possano integrarsi con l’accoglienza di alta gamma.
5. Hotel Corazón (hotelcorazon.com)
Maiorca, Spagna. Situato tra Deià e Sóller, l’Hotel Corazón è un progetto artistico fondato dai creativi Kate Bellm e Edgar Lopez. Propone residenze per artisti, valorizza l’artigianato locale e offre una cucina stagionale basata su prodotti coltivati in loco. I laboratori creativi e gli eventi comunitari permettono agli ospiti di entrare in relazione con il territorio e con chi lo abita.
6. Arctic Bath (arcticbath.se)
Harads, Svezia. Galleggiante sul fiume Lule, Arctic Bath propone un’esperienza di benessere ispirata alla cultura Sámi. Gli ospiti possono partecipare a momenti di narrazione tradizionale, incontri con le renne e sessioni guidate da erboristi locali, per avvicinarsi a pratiche terapeutiche artiche. Il progetto mette in dialogo ospitalità e cultura indigena in un contesto paesaggistico unico.
Immagini e informazioni disponibili BUNK Amsterdam – Utrech: Silvia Pisci – sp@silviapisci.com
Bunk Hotels
Nati da un’idea di Robin Hagedoorn i Bunk colmano il divario tra hotel e ostelli combinando spazi di co-working, ristorazione con pod e camere design a prezzi accessibili. Un nuovo concept di ospitalità “che possa generare meraviglia”. I primi due Bunk nascono all’interno di chiese monumentali a Utrecht e Amsterdam, trasformate in luoghi di ritrovo per locali oltre che per viaggiatori e artisti. Un fitto calendario di eventi inclusivi anima infatti ristoranti e spazi comuni sostenibili.