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Italia green


                 di Patrizia Maglioni

                  Vezza d’Oglio: un borgo



                  abbracciato dai monti



                  e baciato dalla luna



















                  La natura è uno dei
                  punti di forza di Vezza
                  d’Oglio. Un bellissimo
                  borgo lombardo della Val
                  Camonica, in provincia di
                  Brescia, compreso tra due
                  estensioni vallive alpine: la
                  Val Grande e la Val Paghera,
                  attraversate dagli omonimi
                  torrenti che si tuffano
                  gorgoglianti nell’Oglio



                    l nucleo urbano di Vezza d’Oglio dista meno di dieci   nei piccoli centri della valle. In memoria di questi fatti il
                    chilometri da Ponte di Legno ed altrettanti da Edolo.   4 luglio di ogni anno a Vezza d’Oglio si tiene un momen-
                    L’agglomerato è impreziosito da vari elementi sto-  to di solennità celebrativa.
                    rico-artistici tra i quali spicca una bella Torre della
                I metà del Trecento e la chiesa di San Martino, che   Tra  passato  e  presente.  Un sito che racconta la lunga
                 rimanda i suoi natali ai monaci di Tours. Così tra cultura,   storia del borgo è, tra gli altri, la cava di marmo bianco
                 natura e sport Vezza d’Oglio richiama visitatori e turisti   del Borom che si trova appena fuori dal paese, in località
                 in tutte le stagioni dell’anno.                  Borom (appunto) ad oltre 1.500 metri di altitudine. L’uti-
                 Nel piccolo, delizioso centro cittadino, il museo civico  lizzo di questo marmo assai pregiato risale ai Romani che
                 è dedicato alla battaglia che vide protagonista il borgo   lo  utilizzarono  diffusamente  per  le  vetuste  statue  e  per

                 nella lontana estate del 1866, durante la terza guerra   i monumenti della Civitas Cammunorum. Nel Medioevo
                 d’indipendenza.                                  e nei secoli successivi il marmo di Vezza d’Oglio è stato
                 Anche la piazza principale del paese ricorda, con la re-  impiegato per la realizzazione di portali, pavimentazioni,
                 lativa intitolazione al 4 luglio, la battaglia di Vezza d’O-  ornamenti e lastre con importanti incisioni.

                 glio, quando i soldati austriaci scesero in quella che era   La cava fruibile fino alla metà del secolo scorso - dismes-
                 all’epoca  l’area  lombardo-veneta  per  conquistarne  il   sa poi a causa di criticità idrogeologiche - è oggi visita-
                 maggior numero possibile di territori. Le truppe ben ar-  bile a rappresentare un’imperdibile meta testimoniale di
                 mate arrivarono numerose dal passo del Tonale (distante   importanti pagine di storia legate alla passata produtti-
                 una ventina di chilometri) e raggiunsero Vezza d’Oglio.   vità da intendersi come archeologia industriale peculiare
                 Qui vi fu un violento scontro e i combattenti del luogo   del luogo. A tale proposito ogni anno, durante il mese
                 ebbero la peggio. La strenua opposizione valse tuttavia a   di luglio, a Vezza d’Oglio si tiene un evento chiamato
                 fare in modo che gli austriaci non tornassero belligeranti   il “Simposio del marmo bianco del Borom” che vede

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