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Come è nata la tua passione per il settore ambientale? ricerca è pieno di avvenimenti inaspettati: un risultato che confuta
Sono nata a Pantelleria, un piccolo paradiso nel Mar Mediterraneo la tua ipotesi, una scoperta fatta “per sbaglio” ma anche non es-
dichiarato Parco Nazionale nel 2016. Circondata da acque cristal- sere ammessi alla facoltà che si era scelta o ricevere una proposta
line e natura selvaggia, non potevo non crescere con una predispo- di lavoro in un settore diverso da quello che sognavamo. Durante
sizione per gli studi ambientali. L’amore per la natura e la scienza la mia carriera da studentessa, ed adesso da lavoratrice, ogni volta
mi ha portato a intraprendere la laurea triennale e magistrale in che ho accettato un avvenimento inaspettato, questo è diventato op-
Biotechnologie che ho conseguito all’università di Padova. Durante portunità e mi ha sempre arricchito sia come studentessa che come
quest’ultima, ho vinto la borsa di studio ERASMUS+ grazie alla persona.◆
quale ho trascorso 9 mesi all’Ecole des Mines di Nantes (Francia).
Qui, ho lavorato ad un progetto che si interessava della rimozione E-mail: samuela.guida@iwahq.org
del fosforo dalle acque reflue tramite l’adsorbimento su un sottopro- LinkedIn: https://www.linkedin.com/in/samuela-gui-
dotto dell’industria dell’alluminio. Attraverso questa esperienza, da-784032b7/
ho scoperto l’importanza del trattamento delle acque reflue sia dal
punto di vista ambientale che per la salute umana.
Durante il tuo dottorato, hai contribuito al progetto
SMART-Plant, puoi spiegarci meglio di cosa si tratta?
Lo SMART-Plant (https://www.smart-plant.eu/), finanziato dalla
Comunità Europea nell’ambito del programma Horizon 2020, ri-
guardava la gestione circolare delle acque municipali per recuperare
risorse come biopolimeri, cellulosa o nutrienti. Il progetto, durato
4 anni, includeva 25 partners internazionali, inclusi enti di ricerca
ed aziende, provenienti da dieci paesi europei e mirava a validare
nuove tecnologie e a portare i prodotti dal laboratorio al mercato.
Lo SMART-Plant era coordinato dall’Università di Verona, nella
persona del Professor Francesco Fatone. Avere un ateneo italiano
come coordinatore di un progetto internazionale di questa portata,
oltre che rappresentare motivo di orgoglio, ha anche fornito all’I-
talia l’opportunità di collaborare con eccellenze europee al fine di
migliorare il nostro territorio.
In cosa consisteva esattamente il tuo lavoro?
Proprio quando lo SMART-Plant stava iniziando, sono entrata a
fare parte della Cranfield University (CU) (https://www.cranfield.
ac.uk/) come dottoranda. Questa università è leader mondiale per
il suo contributo all’innovazione globale nel settore idrico e aero-
spaziale. Nel contesto dello SMART-Plant, il ruolo principale della Samuela Guida in laboratorio
CU, e quindi il mio lavoro, era testare la tecnologia dello scambio
ionico per la rimozione e il recupero di fosforo e ammoniaca dalle
acque reflue in un impianto pilota. Questi nutrienti, se non rimossi
efficientemente, sono responsabili della riduzione della qualità delle ph Francesco Ficetola
acque che causa il fenomeno dell’eutrofizzazione, una crescita ec-
cessiva di alghe che può provocare l’esaurimento dell’ossigeno nel
corpo idrico. Nel settore del trattamento delle acque, lo scambio io-
nico prevede lo scambio di ioni “pericolosi” con altri ioni “innocui”
attraverso resine. Queste resine vengono usate fino a saturazione
e, successivamente, posso essere rigenerate con soluzioni saline per
ristabilire la loro capacità di scambio ionico iniziale. Le soluzio-
ni rigeneranti possono essere usate in un secondo momento per il
recupero di nutrienti. Nel mio caso, questo processo permetteva la
rimozione di fosforo e ammoniaca dalle acque reflue fino a concen-
trazioni molto basse e il loro recupero come fertilizzanti o prodotti
utili all’industria chimica per rispondere alla crescente domanda per
una economia circolare.
Cosa consiglieresti ai giovani ricercatori?
Consiglierei di accettare l’inaspettato. Il 2020 ci ha insegnato che
la vita è piena di incertezze e che, per quanto tu possa pianificare il
futuro, tutto può cambiare da un momento all’altro. Il mondo della
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