ammirare le valli del Centa del Brenta e, più lontano, l’altopiano di Piné. Un lago dai colori cangianti Con i suoi 5 chilometri di lunghezza ed oltre 5 chilometri quadrati di superficie, il lago di Cal- donazzo è il più grande del Trentino. La sua po- sizione, a quasi 500 metri di altitudine, garan- tisce le eccezionali temperature miti delle sue acque - comprese tra i 18° e i 24°C - che ne fan- no uno dei bacini lacustri più caldi d’Europa. Così, ogni anno, da maggio a fine seembre, turisti provenienti da diversi Paesi vengono a farsi cullare dal verde dei boschi e dal gri- gio-azzurro del lago che offre sia spiagge libere che stabilimenti arezzati, servizi per tue le esigenze e deliziosi ristoranti nei quali prova- re l’oima gastronomia locale. Incastonato tra le montagne, questo splendido specchio d’acqua diventa meta ideale per le famiglie, in- cluse quelle con amici a quaro zampe poichè vi è anche una spiaggia per cani, la “Bau Bea- ch”. Ed è proprio grazie all’aenzione rivolta all’ambiente, ai servizi, al wellness, che il lago riconferma ogni anno la propria sostenibilità, insignito della prestigiosa Bandiera Blu della Foundation for Environmental Education, un riconoscimento internazionale assegnato alle località turistiche marine e lacustri che s’im- pegnano con successo nella promozione di un turismo rispeoso dell’ambiente. Il lago di Caldonazzo è inoltre una vera e pro- pria palestra naturale, nonché il paradiso de- gli sport acquatici del Trentino per chi voglia dedicarsi a nuoto, alla barca a vela, canoa, windsurf, canoaggio e aività subacquea. Non è un caso che questa location ogni estate ospiti eventi sportivi con atleti e speatori na- zionali ed internazionali, come ad esempio le gare tra imbarcazioni “dragon boat”, gare di nuoto, regate organizzate dalle associazioni locali, nonchè le finali nazionali di canoa gio- vani che si tengono a seembre. L’Alpe Cimbra nel tempo ha sempre arao intelleuali e amanti della montagna che ve- nivano tra questi boschi per passeggiare e go- dere della gradevole brezza del lago. Sigmund Freud, ad esempio, qui adorava venire e cam- minare ogni maina tra i diversi sentieri. La “strada della Val Careta” era la vecchia via di comunicazione che collegava il fondovalle all’Altopiano di Lavarone che, oltre un secolo fa, portava in quota i turisti appartenenti alla borghesia austroungarica. I visitatori arriva- vano in treno alla stazione di Caldonazzo e poi in carrozza risalivano i pendii della valle scavata dal torrente Centa. Oggi la strada è in via di recupero e Caldonazzo con la sua bellez- za e le sue tante arazioni continua ad essere la meta ideale per chiunque voglia dedicarsi al trekking e ad altri sport, come pure all’ar- ricchimento della mente grazie alla quiete dei suoi paesaggi. Dal 2011, inoltre, si tiene ogni anno, nel mese di giugno, il “Trentino Book Festival”, un evento completamente de- dicato alla leura. Caldonazzo con la sua bellezza e le sue tante arazioni connua ad essere la meta ideale per chiunque voglia dedicarsi al trekking La ciclabile della Valsugana, una delle piste ciclabili più belle d’Europa 95